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martedì 15 giugno 2010

la frana

Tra Perlini e Bossari c' è la frana che in un certo senso divide il paese: la parte antica e storica dalle nuove costruzioni che si stendono verso San Girolamo e la strada di Passananti. In questo tratto di "terra di nessuno" ogni tanto passa la frana.


La più antica informazione che ho del fenomeno risale al 1530 circa (non conosco la data ma io racconto le mie emozioni e la data non è necessaria).
Si dice che all' epoca un frate cappuccino avesse predetto ai Sant' Agatesi una catastrofe perchè erano molto libertini praticavano il ballo angelico! Per chi no lo sa, i nostri antenati ballavano "IGNUDI" nel magnifico teatro. La predizione del frate si avverò scatenando la frana! Forse il religioso andava spesso alla macchia e aveva visto da dove partiva il disastro e ne fece uso per ammonire i peccatori. Non ho notizie dei danni, qui ci vorrebbe uno storico, io  mi limito solo a dire che il peccato non c' entrava......


Tutto è stato tranquillo fino al 1934.


In quell' anno la frana tornò violenta e fece combinò molti guai. 
Nella zona si erano costruite case, ville che davano lustro al luogo. Anche mio nonno Antonio, pur avendo già nove figli, all' epoca, fece una bella villetta. Dai miei genitori ho sentito parlare dell' abitazione dei Ragazzini, che era un palazzo grande ed imponente. Uno dei Ragazzini era impresario teatrale a livello internazionale e curava sopratutto spettacoli operistici. Si dice fosse stato anche a New York, all' epoca non era facile!
Il palazzo Buffoni era altrettanto splendido. Dobbiamo ricordare che Francesco Buffoni è stato un combattente per l' unità d' Italia ed era garibaldino. Sotto le logge c' è una lapide che lo commemora.  
Altri palazzi e ville facevano bella mostra in area "frana" e questa impietosa e prepotente si è scagliata a riprendersi il proprio spazio travolgendo tutto. Mio babbo mi raccontava che si vedevano le case che, ancora apparentemente intatte, si muovevano come fossero giocattoli che slittano sul ghiaccio. Poi si disintegravano.
Doveva essere uno spettacolo unico anche se drammatico. Non ho mai saputo se il disastro era stato previsto o se invece si è realizzato in poco tempo. Sta di fatto che gli sfollati sono stati messi in abitazioni di fortuna come ad esempio alla rocca. I miei nonni furono mandati proprio alla rocca dove nacque la decima figlia. 
All' epoca c' era il Duce, e nel giro di soli due anni furono costruite case per tutti. Vennero assegnate secondo il numero di componenti la famiglia e non per l' ammontare della perdita. Forse questa fu risarcita con denaro, non so.


Non si è costruito più su quel terreno. Una strada collegava Perlini a Bossari e tutto tornò tranquillo.
Silenziosamente su nel bosco però la Bestia non si era placata e piano piano preparò una bella sorpresa. 
Era la fine degli anni cinquanta primi sessanta quando la terra fradicia di pioggia, fangosa, scivolosa tornò a disturbare i Sant' Agatesi. 
La ricordo bene! 
Era un agosto piovoso e il fango molliccio, viscido, scendeva dalla macchia fin giù in paese sporcando, distruggendo, guastando tutto.  
 Non fece vittime ma fu impressionante. Venne anche la Rai e fece delle riprese. Quando furono trasmesse sembrava un cataclisma da apocalisse, invece, pur con tanta violenza, era molto più contenuto.
Ricordo che andavamo a vedere i progressi del fenomeno tutti i giorni non era piacevole vedere quella poltiglia invadente coprire ogni cosa ma era pur sempre un avvenimento diverso dal quotidiano! In paese non si parlava d' altro! Quando si è ragazzi, con il desiderio del nuovo i tutto è eccitante!


Sono stati fatti molti lavori di bonifica, convogliando l' acqua, impiantando una magnifica pineta. Non si può costruire ma la bonifica, fatta bene ha donato un parco di conifere che danno nuovamente lustro al caro paese!


nelle foto si vede la frana del '34, si vedono le proporzioni del disastro rispetto all' uomo che è mio babbo.