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martedì 5 luglio 2011

le elementari



Silvana Bonamigo e io


Guardando un giornalino della Rocca ho visto un articolo su "e priton" scritto da Angelina Urbini.


Angelina è stata una mia compagna di scuola, dalla prima elementare fino alla quinta. Le ho sempre voluto molto bene, mia mamma mi raccontava che doveva alzarsi presto per venire a scuola e doveva fare molta strada, veniva dai Piani. Ricordo i suoi scarponcini, robusti da montagna con i calzettoni fatti a mano con la lana di pecora, era importante tenere i piedini al caldo. I capelli ricci biondo scuro, gli occhi furbi vivaci, intelligenti. Non ricordo facesse assenze quindi significava che con ogni condizione di tempo si alzava e veniva a scuola. Non sapevo neppure che le mancasse il padre e mi dispiace molto.
Nella mia classe c' erano tante altre bambine. Molte di loro stavano dalle suore Doroteee. Ricordo Muccioli Margherita piccolina minuta con i capelli dritti e il fiocco bianco in mezzo alla testa. Era una bimba triste, solitaria forse aveva bisogno della sua mamma e si sentiva sola. C' era anche Pianosi Franca, rcicciottina e sempre sorridente vedo ancora il suo visetto rotondo e la bocca aperta in un sorriso continuo. anche lei con il fiocco sulla testa. Ricordo una certa Giovanna, di Perticara, ma non ricordo il cognome! E' stata a scuola con me fino alla seconda elementare. Ho condiviso il banco anche con l' Angelina Angelini. Stava dalle suore ma era del paese. Nell' adolescenza è stata colpita dalla meningite ed è rimasta parzialmente sorda e cieca. Quando doveva nascere la mia bambina mi confezionò tante scarpette di lana su ordine di mia mamma, ne ho ancora qualcuna. Anche la Grazia Peruzzi ha condiviso il banco, e lei non c' è più!
In classe c' era anche l' Albarosa Cinarelli, Rina Mariani, Guerrina Capelli, Paci Anna, Rosella Zanotti.
Ricordo però una cara amica: Silvana Bonamigo. Veniva dal Veneto, e con le sorelle stava dalle suore. I capelli e gli occhi neri. Non aveva più la sua mamma e per questo provavo tanta tenerezza per lei. A scuola era bravissima. La maestra si diede molto da fare con il comune, la cassa di risparmio, per farle avere il modo di continuare gli studi, ma le suore non vollero. Così mi disse lei che, dopo tanti anni, ci siamo riviste con un affetto immutato nel tempo.
Carissime "compagne di scuola"! Sono passati tanti anni, e di molte non ho saputo più nulla! Vorrei tanto rivedervi, ormai siamo grandi, abbiamo dei nipotini e siamo già in pensione! Vi ho sempre ricordato e da questo giornale vi abbraccio con affetto!
Abbiamo iniziato il cammino della vita assieme..............