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giovedì 29 aprile 2010

LA LEGGE DI ATTRAZIONE E I DETTI POPOLARI

-Aiutati che il ciel ti aiuta.
Proverbio polare noto in tutta la Penisola. Nulla di più vero, se ci diamo da fare, per realizzare i nostri desideri, crediamo in questi tutto sarà facile per la loro realizzazione. Si deve credere fermamente per avere l' oggetto del desiderio.

giovedì 22 aprile 2010

una piccola decisione (per partecipare al concorso dci Piernicola)

Avevo 26 anni nel 1972. Già sposata con due bellissime bambine. 
Purtroppo avevo pochi soldini, un solo stipendio, l' affitto da pagare, e tante spese da sostenere.
Cercavo lavoro. Andavo a presentare domande un pò dappertutto, ma quando vedevamo le mie figlie, che erano sempre con me, il rifiuto era immediato.
Avevo proprio bisogno di lavorare ed ero veramente disperata, non sapevo come fare.
La mia vicina di casa, una signora di 55 anni, mi diceva sempre: "porti la sua domanda in comune, vedrà che la prendono lei è istruita!" 
Figuriamoci, pensavo, in comune prendono proprio me! 
Una mattina però mi alzai preparai le bimbe e via a piedi verso il municipio a presentare domande per varie mansioni compresa la bidella. Alla presentazione delle mie domande mi fecero vedere quante prima di me attendevano risposta, ma l' assessore preposto mi propose di partecipare ad un concorso per vigile urbano. 
All' epoca le donne vigile ancora non esistevano era una novità. Ma la mia curiosità, l' ottimismo che mi segue sempre, l' andare fuori dagli schemi cosa che faccio spesso, mi fecero iscrivere al bando. 
Bene, ora si doveva studiare. 
La sfortuna era ancora in agguato: la mia bimba maggiore si ammalò e dovette stare in ospedale parecchio tempo. Non avevo voglia di studiare, i pensieri andavano altrove. Riuscii a fare una preparazione non molto approfondita, forse scarsa. 
Venni convocata agli esami che consistevano in un tema sulla pubblica amministrazione e un problema di geometria piana con equazione di primo grado. Le equazioni non le ho mai capite anche perchè per me la matematica è un opinione. 
Questo fatto avrebbe dovuto essere un deterrente, ma, non so perchè, mi presentai. La sala del comune era piena di ragazzi. Stavo per intimorirmi, ma un pò per faccia tosta, un pò perchè uno di questi ragazzi simpaticamente mi chiamò a sedermi accanto a lui, mi feci avanti. 
Il tema lo svolsi bene.Il  problema  mi angustiava, ma ricordo benissimo di avere scrollato le spalle e dire: "andiamo, chi non risica non rosica". 
Ho risolto il problema con la "divina provvidenza", ed ho avuto l' idoneità a fare il vigile.
Non avevo fatto parola con nessuno di questa mia decisione tranne la mia vicinia  che faceva il tifo per me. 
Mesi dopo fui convocata per essere assunta. 
Quando ho raccontato in casa, ai conoscenti, agli amici la mia decisione, erano tutti contro, anzi per il mio bene mi consigliavano di non fare una cosa del genere, come fosse uno scandalo. Mia madre mi ha inplorato piangendo di desistere. 
Ho tenuto botta e me ne sono fregata dei pareri negativi. Così sono stata una delle prime vigilesse in Italia e la mia vita è cambiata sotto tutti i punti di vista.
Per 35 anni ho lavorato in questo settore, con gioia e soddisfazione. Ho visto da vicino la vita movimentata di una città piena di traffico e di gente. Ero anche una bella vigilessa: alta, snella, bionda, occhi chiari, e sempre il sorriso sulle labbra.
Se quel mattino non fossi uscita con decisione ora non potrei godermi la mia pensione e fare ciò che voglio!


Questo post è stato scritto per paretecipare al concorso di Piernicola De Maria "una piccola decisione"

giovedì 15 aprile 2010

La Viviana





Evviva la Viviana! Chi non la conosce? Nessuno. E' un personaggio strepitoso, sempre vispa e in movimento!
La Viviana custodisce un segreto, un grande segreto che, suppongo non verrà mai svelato: "la sua età"! Non mai stato possibile sapere quanti avesse, anche un calcolo approssimativo non porta a niente! Comunque Ciò che stupisce è la sua vitalità. I capelli  sempre perfetti, l' eleganza è un suo pallino, le cose sbarlucicanti la sua passione. Non sappiamo la sua età, ma con l' essenza che sprigiona fa calcolare possa avere circa 30 anni!
Dovete sapere che al mattino va da Perlini a bere un caffè e fare due chiacchere, poi prepara il pranzo per Gaetano, si riposa un pò e ricomincia,  va a trovare le amiche,  torna la bar a fare due chiacchere, e se per caso no esce  ascolta  musica, guarda la tv e partecipa attivamente a tutto.
Il lunedì è solita andare al mercato a Novafeltria a comprare abiti, e fare un giro fuori dalla routine, tutte le settimane dalla parrucchiera e se ci sono manifestazioni o spettacoli arriva in prima fila.
Anni or sono, era famosa per il suo seno. Pare avesse un petto da proverbio, forse esagerato per la sua figura. Dicevano che ad una curva prima arrivava il seno  poi, dopo un pò la Vivì.
In testa, nei momenti di relax, portava sempre i becchi d' oca (strumenti da parrucchiera), pinze per le ondulazioni tanto che un mio parente di Roma la chiamava testa ferrata!
Veniva spesso in casa mia, a chiaccherare con i miei genitori, specialmente dopo pranzo e con mia mamma faceva finta di avere dei segreti tanti da incuriosire mio babbo ficcanaso come una puzzola.


Le piacciono i gatti. Uno dei suoi mici si chiamava Pallottino (diminutivo Tin). A causa di Tin fece lite furibonda con mia mamma. Quest' ultima aveva spostato il gatto da una sedia prendendolo per il coppetto e messo in terra, forse anche buttato a terra, apriti cielo! Sono state immusonite per qualche giorno. Pallottino non si doveva toccare!


Suo babbo era il grande Giannetto! Litigavano spesso ma si volevano un gran bene.


Ha un carattere un pò suscettibile ma poi si fa perdonare per generosità e affetto. Un suo grande pregio è quello di non fare pettegolezzi: non parla dietro a nessuno! E' difficile trovare persone così!  
Vivì sei grande

lunedì 12 aprile 2010

la neve del '62



Nel '62 stavo con mia nonna Santina perchè mio babbo era in ospedale ad Ancona.
L' autunno era stato bellissimo soleggiato, nitido, caldo. I colori rossi, poi gialli delle foglie davano allegria e stentavano a cadere dai rami. Si andava in giro con il cappotto slacciato, non era freddo. 


Ma una notte sentimmo dei tuoni forti, prepotenti, che ci hanno svegliato. Mia nonna mi chiamò per andare a raccogliere le lenzuola stese, prima che venisse a piovere. Ci coprimmo e con le ciabatte uscimmo fuori ma la sorpresa di vedere che era già caduta  la neve con abbondanza, ci fece sbalordire. 
Improvvisamente, dopo tanto sereno era arrivato l' "inverno". Silenziosamente i fiocchi erano caduti  copiosi, poi i tuoni roboanti avevano scosso il sonno dei Santagatesi di notte all' improvviso.
Era il 19 dicembre, due giorni prima del solstizio d' inverno e l' inverno non lo aveva mangiato il lupo!
Iniziò così a nevicare quella notte e durò ininterrottamente fino al 28 febbraio. 
Ricordo bene il fenomeno unico per la sua durata. 
Gli spazzaneve passavano in continuazione per non farci restare isolati. Di notte li sentivamo salire per la strada verso Novafeltria, facevano un rumore ovattato, cupo ma a me dava sicurezza.
In piazza era stata fatta la rotta intorno ad un gran cumulo bianco. Piano piano la montagna di neve aumentava e gli stradelli della rotta diventavano sempre più stretti. Lungo le vie si camminava ad uno a uno, e sugli  stradellini gelati si spargeva la cenere delle stufe per non scivolare. 
Il cielo sempre grigio  pareva  avesse una scorta infinita di battufoli bianchi  da versare.
Con i miei amici stavamo spesso sotto le logge, unico posto pulito. Giocavamo, scherzavamo, e il freddo ci arrossava il naso e le guance.  
Non sapevo ancora che mio babbo era molto grave! La notizia mi arrivò con il disgelo quasi che lo sciogliersi del ghiaccio e la ricomparsa della nuda terra mi avesse riportato alla realtà dura e inaccettabile.
Mio babbo morì alcuni mesi dopo, mi lasciò con un dolore nero come la terra che si era  liberata dalla sua coltre che la proteggeva durante tutta la lunga nevicata del '62!

mercoledì 7 aprile 2010

la corriera di Sarsina





A S. Agata non c' erano, quando ero una ragazzina, le scuole medie. Per proseguire gli studi si andava in corriera a Sarsina o Novafeltria. Io andai a Sarsina.
Il mezzo di trasporto era una piccola corrierina di 22 posti, proprio piccola. Il conducente era Piccini lo suocero di Fiorella.
Eravamo una quindicina di ragazzini:  Lidia Sampaoli, Romano Camporesi, Oretta Forlani, Paola Vicini, Succi il fratello della Donatella, Beppe Para, Franco Docci, i fratelli Masini Tito e Angelo......
Con noi c' era anche la prof. Maffei.
Quanto freddo in inverno! Salivamo sul pullman verso le sette e mezzo. Piccini cominciava a scaldare il mezzo molto prima ma il gelo stava attaccato anche all' interno dei finestrini. Con le mie amiche Lidia e Oretta soffiavamo sui vetri e con  il calore dell' alito formavamo dei disegni sul vetro erano cuori nomi e il freddo spariva.
Una volta ricordo, nevicava molto forte. Stavamo tornando a casa. Noi tre amiche abbiamo cominciato a cantare: "arriva l' estate che caldo infernale......" ripetevamo lo stesso ritornello  quando la Maffei si alzò furiosa urlando "basta! siete maleducate! vi metterò una nota sui registri di classe!" Era tanto arrabbiata che in piedi tra i sedili sbavava dalla bocca, la faccia era diventata paonazza e il cappellino si era spostato sul lato della testa! Certo che con la neve che cadeva copiosa, nel cuore dell' inverno cantare arriva l' estate!!!!!!!! Dovevamo essere veramente fastidiose!
Il gioco preferito era quello di stare in equilibrio mentre la corriera andava. Non era facile, ma l' allenamento ci aveva fortificati. Uno di noi, niente nomi, non era solito partecipare al gioco, ma un giorno ci provò. Cadde subito con la testa nel buco degli scalini di discesa. Tirarlo su è stata un' impresa la corriera si è dovuta fermare! A me dispiacque molto, ma senza allenamento!!!!!
A volte viaggiava anche padre Leone un cappuccino da cerca. Arrivava a Sarsina poi andava alla "cerca" per il convento. Ci raccontava un sacco di storie sui missionari in Africa. Storie che ci affascinavano molto, ma a pensarci erano solo frutto di fantasia. Una fantasia molto colorita. Portava con se un cestello di vimini che teneva sotto il mantello, aveva una barbetta che grattava sempre, la tonaca logora, ma non finiva mai di raccontare. A tutti dava un sopranome. Io ero "Aurora". Diceva che voleva scrivere una commedia. I protagonisti dovevamo essere io e Angelo Masini. La trama  era avvincente, ma è rimasta nei ricordi della corrierina.
Si vedevamo passare tre stagioni nel periodo della scuola: L' autunno dorato dalle foglie che cambiavano colore, l' inverno rigido duro spoglio, poi la primavera, l' esplosione della vita. L' inverno gelava tutto,  ora vedo davanti ai miei occhi una cascatella gelata, sotto la Bugaccia, una scultura!!!!! Guardavo sempre quello scorcio magnifico. Ma in primavera tutto si svegliava i fiori riempivano i prati, il sole illuminava tutto e noi avevamo ancora più voglia di giocare.
Per tre anni, avanti e indietro, mi sono divertita molto con i miei amici, non sentivamo il freddo o la fatica del viaggio, forse ci interessava un pò meno la scuola.


Ho sentito della persone, dove abito ora, che si lamentavano perchè dovevano prendere l' autobus per andare a scuola. L' autobus corre in città, sulla strada asfaltata, non deve affrontare curve di montagna e sicuramente non c' è il freddo della nostra corrierina.
La strada di Sarsina all' epoca non era asfaltata, tante curve e molto più lunga di un tragitto urbano!











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Sabato 27 e domenica 28 marzo 2010, ho partecipato a Roma all' incontro sulla "Legge di Attrazione".
E' stato molto interessante non credevo di entusiarmarmi tanto! Sto ancora metabolizzando ciò che ho imparato, e spero di finire presto tale incubazione.
La Legge di Attrazione è un principio fondamentale della vita di tutti, è studiata da oltre cento anni, ma esiste da sempre, è nata con l' universo.
In passato avevo sentito parlare spesso della "fisica quantistica", gran parolone, ma è un tutt' uno con la Legge di Attrazione e il PNL (programmazione neuro linguistica).
Lo studio di tale disciplina interessa le emozioni che tramite il nostro cervello si propagano nel cosmo. Da qui ne deriva la capacità, prima collettiva, poi individuale di unirsi al cosmo per l' attuazione delle cose e degli avvenimenti, attraverso le richieste. Non sto farneticando, assolutamente no! è una verità inconfutabile che ci hanno tenuto nascosta sempre o almeno da quando chi aveva il potere se lo voleva tenere.
Perchè non ci è mai stato detto e insegnato la Legge di Attrazione? Perchè è un principio fisico molto potente che ci può cambiare la vita è può migliorare il mondo. Ricordo che alcuni giorni dopo gli avvenimenti dell' undici settembre c' è stata eco, subito spenta, sul fatto che l' onda emozionale suscitata nel mondo per la strage aveva modificato il campo magnetico terrestre. All' epoca sapevo poco sull' argomento, ma ricordo benissimo il fatto. Tutta o quasi l' umanità con l' indignazione e lo sgomento  ha lanciato nel cosmo un pensiero di dolore talmente forte da essere percepito da rilevatori di magnetismo.
Quando preghiamo nei luoghi di culto di qualsiasi religione, preghiamo per il bene comune, e chiediamo al supremo di aiutarci, ecco stiamo usando la Legge di Attrazione e inviamo nel cosmo le nostre richieste. Siamo soliti dire: "prego il signore che mi aiuti per fare una certa cosa" anche qui stiamo usando la Legge. Le nostre richieste vengono captate dal cosmo e se sono pure, decise, positive vengono captate. Vengono captate anche le vibrazioni negative, purtroppo e anche queste si riflettono.
A termini semplici ma con fatica ho espresso dei piccoli concetti sulla Legge.
Per chi non conosce nulla spero di essere stata abbastanza chiara, ma non è facile.


Il tutorial è stato Daniele Penna, persona squisita. Per due giorni ha parlato dalle 10 del mattino fino alle 7 di sera, si è fatto pagare quasi nulla. Eravamo circa 100 persone.
Ho potuto fare un piccolo passo verso un maggiore consapevolezza e la maggiore conoscenza del TUTTO.
Non dico stranezze.