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martedì 7 settembre 2010

occhio al parcheggiatore

Piazza Stracciari è un parcheggio in centro a Casalecchio molto affollato. 
Era regolamentato dal disco orario, quindi c' era un certo movimento di veicoli e nessun custode.


Mi capitò un giorno di sentirmi chiamare da una signora che chiede:
"Signora, sto cercando il parcheggiatore!"
"Il parcheggiatore non c' è" rispondo;
"forse è già andato via?" la replica;
"no, non esiste alcun parcheggiatore, la piazza è regolata dal disco orario e basta".


La signora mi guarda come se io fossi un' aliena e replica:
"il parcheggiatore c'è, era qui questa mattina e mi ha detto che era del comune, e che avrebbe provveduto a trovarmi un posto per l' auto, una renault 5 di colore rosso."
"non so con chi abbia parlato, ma l' Amministrazione di Casalecchio non annovera nessuno con tali mansioni".


Ancora più stupita la signora mi dice che sicuramente non sono a conoscenza di tutte le cose del Comune e ribadisce:
"il parcheggiatore era qui in mattinata, mi ha detto di essere del comune, gli ho lasciato le chiavi della macchina per metterla al sicuro senza prendere la multa, aveva un berretto in testa, è stato molto gentile, ma ora mi aiuti lei a ritrovarlo par avere la mia renault".


Cosa potevo rispondere a tanta fiducia riposta in un" parcheggiatore strano" che si fa dare le chiavi di un veicolo poi se ne va?   


Poi la signora si è resa conto che..............................

sabato 4 settembre 2010

eos

"Eos, la dea dalle rosse dita". Così gli antichi greci chiamavano l' Aurora!


Con la Ida "Dorazzi" un mattino prestissimo andai a raccogliere i funghi. C' erano altre persone ma io ricordo solo la Ida.


Ci alzammo prima del sorgere del sole e munite di bastoni e scarpe da campagna ci incamminammo verso la macchia. La Ida volle andare su passando dal punto dove scende la frana.


Passo dopo passo salivamo verso il bosco.  Ad un certo punto ci fermammo per respirare un pò e io mi voltai verso il paese: Il cielo era già chiaro ma il sole ancora non si vedeva. Una bruma leggera avvolgeva tutto sfocando leggermente i contorni delle cose e limitando i colori. Sant' Agata sonnecchiava ancora nel silenzio che precede il giorno. Tutto era fermo ma non immobile. Il respiro della vita aleggiava in attesa della frenesia quotidiana. Non sentivo rumori anzi avvertivo un silenzio ristoratore.
Lo sguardo era rivolto ad oriente verso i monti lontani azzurrini come il cielo. Tra i monti ed il cielo c' era una lieve velatura rosa, l' unico colore che emergeva nel panorama quasi indistinto di quel mattino.


Era l' aurora, rosea, presente prima ancora che il sole si affacciasse dai monti, colorava l' orizzonte delicatamente.


Ecco perchè Eos dalle rosee dita! L' Aurora solo per alcuni minuti tinge il cielo, quando ancora, i colori sfocati  potrebbero confonderlo con la terra!!!




L' inizio del giorno è sempre un' emozione nuova per me! non amo i  tramonti, con i colori forti tormentosi, come se non si volessero arrendere alla notte.


Adoro invece la delicatezza del sorgere del sole, quando tutto dorme ancora e puoi sentirti il signore di tutto!